Dare sfogo alle proprie sofferenze può essere molto utile. Ma, affinché sia uno sfogo trasformativo, che generi cambiamento o guarigione, è necessario che avvenga all’interno di un setting terapeutico, dove, attraverso la comprensione e la conoscenza della propria realtà psichica, la persona può via via costruire uno stile comportamentale e relazionale col quale sentirsi più a proprio agio.

“Ogni anima umana, quando sia immersa nell’angoscia e nel dolore,
attende di essere svelata,
compresa nei suoi geroglifici stellari:
attende di essere salvata dal drago della sofferenza
e della disperazione: attende di essere ascoltata”.
EUGENIO BORGNA
Ogni incontro con le persone che si rivolgono a me comincia da un primo colloquio. Già questo è un momento molto importante, che può aiutare a tratteggiare il motivo della richiesta d’aiuto, non sempre chiara anche alla persona stessa. In seguito, in base alla situazione, si decide insieme se e come proseguire.
Ogni storia è un racconto particolare e individuale, ognuno di noi è unico e necessita di un lavoro costruito sulla propria storia e sulla propria persona, tenendo conto del motivo della richiesta, dei bisogni e delle risorse a disposizione.